DVB T2 – Il nuovo digitale terrestre – Le date aggiornate dello switch-off
Con il DM 19 giugno 2019, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha decretato l’avvio a partire dal gennaio 2020 della transizione verso la tecnologia DVB-T2, impropriamente chiamata Digitale Terrestre 2.0.
L’aspetto negativo e che coinvolgerà purtroppo tanti italiani, riguarda la compatibilità dei dispositivi in uso. Se il proprio televisore non è compatibile con il DVB-T2, non si vedrà più il digitale terrestre.
Era il 2009 quando moltissimi italiani furono costretti ad acquistare il decoder per il digitale terrestre o a cambiare il proprio televisore. E’ in arrivo ora un doppio cambio che inizierà a gennaio 2020 e si concluderà nel 2022.
Aggiornamento del 24/09/2021:
Il calendario dello switch-off aggiornato
15 novembre – 18 dicembre 2021
Sardegna
3 gennaio – 15 marzo 2022
Valle d’Aosta
Piemonte
Lombardia (no provincia di Mantova)
provincia di Trento
provincia di Bolzano
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Emilia Romagna
1 marzo – 15 maggio 2022
Sicilia
Calabria
Puglia
Basilicata
Abruzzo
Molise
Marche
1 maggio – 30 giugno 2022
Liguria
Toscana
Umbria
Lazio
Campania
fine aggiornamento
Il passaggio a DVB-T2 entro il 2022
Sarà questo il momento più delicato, definito tecnicamente switch off, che decreterà il passaggio da DVB-T1 a DVB-T2- Si passa cioè al digitale terrestre 2.0.
I televisori hanno questo tipo di codifica obbligatoriamente operativa solo da gennaio 2017. Ciò significa che tutti i televisori acquistati prima del 2017potrebbero avere problemi di compatibilità.
Cosa cambia con il nuovo digitale terrestre
Si andrà progressivamente migliorando la qualità dell’immagine con un passaggio per tutte le emittenti all’HD. La qualità in 4K sarà quella più diffusa nel 2022 e ben presto si potrebbe passare anche all’8K.
Cosa cambia per gli italiani? I televisori degli ultimi anni sono quasi tutti compatibili con l’Mpeg4, ma potrebbero esserci problemi con il codec Hevc. Se il proprio televisore non è compatibile con il DVB-T2, non si vedrà più il digitale terrestre.
Questo significa che bisognerà cambiare la tv oppure acquistare un decoder, così come già accaduto nel 2009.
Verifica se il televisore è compatibile
Per verificare la compatibilità del televisore è sufficiente collegarsi ad un canale HD. Se compare un messaggio di errore vuol dire che non è presente la codifica Mpeg-4. In questo caso sarà necessario intervenire.
Perché questo passaggio?
Perché le nuove tecnologie audio e video si sono profondamente trasformate negli ultimi tempi. Sul web i contenuti sono già da tempo in alta definizione ed è inconcepibile che il segnale tv non si adegui restando fermo sui vecchi standard.
La decisione della Comunità Europea
Non si tratta dell’ennesima truffa contro gli italiani, ma di un adeguamento nazionale ad una direttiva europea (2017/899) relativo all’uso della banda di frequenza 470-790 MHz.
Si parla di switch-off perché tutte le emittente saranno obbligate, entro la fine del 2022, ad utilizzare le nuove tecnologie.
Il passo verso il 5G delle reti telefoniche
Questo passaggio serve per liberare le frequenze (spesso in competizione) delle reti di telefonia che si avviano verso il passaggio al 5G. Le frequenze 700 MHz sono state infatti già vendute all’asta agli operatori telefonici che le utilizzeranno proprio per il 5G.
Incentivi statali
Il Bonus TV – Decoder è riservato alle famiglie con ISEE fino a 20 mila euro ed è pari a 30 euro, usufruibili per l’acquisto di un decoder o di un televisore.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito del MISE.
Verifica dell’impianto nella provincia di Belluno
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