Come prevenire la grondaia ghiacciata e i candelotti di ghiaccio
Durante i mesi più freddi, soprattutto nelle zone di montagna, è frequente un problema in tante abitazioni: la grondaia ghiacciata. I cicli di gelo e disgelo che si verificano durante le ore diurne e notturne, causano la formazione di candelotti di ghiaccio che possono essere estremamente pericolosi per i passanti o le auto parcheggiate.
La grondaia ghiacciata rappresenta un problema da non sottovalutare, tanto che molti amministrazioni comunali sono costrette ad emanare delle ordinanze per costringere i proprietari a mantenere puliti i tetti delle proprie abitazioni.
Purtroppo trattare pluviali e grondaie congelate non è né semplice e né economico, visto che si tratta di un lavoro molto rischioso e che poche ditte hanno le giuste qualifiche.
Perché si formano i candelotti di ghiaccio?
Queste stalattiti si formano nelle vecchie abitazioni che non hanno un buon isolamento del tetto, ma anche quando le temperature esterne presentano dei grossi sbalzi.
Di giorno infatti il sole tende a scaldare il tetto e inizia a sciogliere la neve e la brina che si è depositata. Di notte, quando le temperature scendono sotto lo zero, tutte le goccioline d’acqua si ghiacciano causando le formazione di quei caratteristici candelotti di ghiaccio.
Come evitare che la grondaia ghiacci?
La soluzione più praticata – purtroppo, visti i rischi che si corrono – è di salire sul tetto oppure di servirsi di bastoni per far cadere le stalattiti di ghiaccio. Altrettanti rischi corrono chi si sporge da finestre e balconi.
I pericoli del fai da te
E’ proprio un comunicato dei vigili del Fuoco a sconsigliare il fai-da-te in questi casi: spesso si fanno più danni che altro. Far cadere i candelotti di ghiaccio servirà a ben poco, visto che questi si riformeranno in pochissimo tempo, anzi ci sarà una predisposizione maggiore delle goccioline d’acqua.
La soluzione tecnologicamente migliore
Il cavo scaldante autoregolante è il dispositivo più adatto per risolvere ogni tipo di problema legato al ghiaccio su grondaia e pluviali. Si installa seguendo tutto il profilo longitudinale della grondaia e termina con una normale presa elettrica da 230 V.
Il consumo è di circa 0,10 W/m, per cui evita di installarlo da solo ma prima consultati con il tuo elettricista di fiducia. E’ importante verificare infatti che la lunghezza del cavo non vada a superare i consumi massimi ammessi dal tuo contatore.
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Inoltre se sei della provincia di Belluno, mettiamo a disposizione il nostro team di installatori così da garantirti un servizio “chiavi in mano”.
Interventi di prevenzione
Il problema della grondaia ghiacciata è abbastanza inevitabile nelle zone dove le nevicate sono più o meno abbondanti. Un buon modo per cercare di limitare il problema è di pulire a fondo la grondaia alla fine dell’autunno.
Foglie e rametti possono causare delle occlusioni che favoriscono il ristagno dell’acqua. E’ proprio da qui che inizieranno a formarsi i primi accumuli di ghiaccio che lentamente si estenderà su tutta la grondaia.
Verifica infine le condizioni del tuo tetto. In caso di scarso isolamento termico, tutto il calore prodotto nell’abitazione va verso l’alto, cioè verso il tetto. Queste temperature più miti sciolgono neve e ghiaccio sulla copertura causando poi di notte un rapido congelamento e quindi la formazione dei blocchi e candelotti di ghiaccio.
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