La norma CEI 64-8 è uno dei punti di riferimento per chi deve progettare impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata o 1.500 V in corrente continua.
La norma, o meglio la settima edizione della CEI 64-8, è stata pubblicata per la prima volta nel 2012, ma da allora ci sono state continue revisioni, l’ultima delle quali è del 2017. Negli ultimi anni sono state introdotte 4 varianti e un nuovo capitolo che riguarda l’efficienza energetica.
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Dove si applica la CEI 64-8
La legge viene applicata principalmente per gli impianti elettrici civili, ma trova piena attuazione anche su quelli industriali. La norma CEI 64-8 viene considerata tra le più importanti normative per gli impianti elettrici perché pone molta attenzione sulle varie fasi della progettazione.
L’iter di un impianto elettrico
Si fa riferimento alla figura del professionista, un tecnico abilitato ed iscritto all’ordine professionale, che deve redigere un progetto, che va poi realizzato a regola d’arte da una ditta appaltatrice. Al termine dei lavori è necessaria la dichiarazione di conformità, così che da avere poi un impianto elettrico certificato a norma di legge.
Su questo punto insiste anche il DM 37/08, che fa però riferimento a tutti i tipi di impianto: da quelli elettrici a quelli a gas, fino ad includere anche cancelli e porte automatiche.
Tutti gli aggiornamenti della norma CEI 64-8
Variante 1
La prima variante alla norma CEI 64-8 è stata pubblicata nel 2013 e contiene due nuovi capitoli riguardanti:
- la protezione degli impianti elettrici di bassa tensione a seguito di guasti sulla linea di medio-alta tensione;
- i sistemi di alimentazione dei veicoli elettrici.
Variante 2
La seconda variante della norma CEI 64-8 è stata pubblicata nel 2015 e contiene una nuova sezione che riguarda in maniera più approfondita degli impianti da utilizzare negli ambienti ad uso medico.
In un’ulteriore sezione si fa riferimento ai circuiti ausiliari e agli impianti che possono essere utilizzati in mostre, fiere ed eventi che va ad attuare una norma del CENELEC, ovvero il Comitato Europeo di Normazione Elettrotecnica.
Variante 3
La norma CEI 64-8/3 riguarda le prestazioni degli impianti ad uso residenziale e si riferiscono sia ad interventi ex-novo che a lavori di ristrutturazione/manutenzione.
In questa nuova variante si fa riferimento alla classificazione su livelli degli impianti elettrici per le civili abitazioni.
- livello 1 – è il livello base che permette di mettere a norma l’impianto. Ci sono un certo numero minimo di prese e punti luce in funzione dei metri quadri dell’appartamento. Devono inoltre essere presenti 2 interruttori differenziali per garantire la continuità del servizio.
- livello 2 – iniziano ad esserci sistemi più complessi come gli impianti anti-intrusione, e sistemi di protezione come la videosorveglianza o i videocitofoni.
- livello 3 – l’impianto è progettato per ottimizzare i consumi e facilitare la vita dell’utilizzatore. Si tratta di un sistema di domotica se sono presenti quattro sistemi tra quelli disponibili sul mercato: videosorveglianza, controllo carichi, gestione temperature interne, controllo luci, sistemi di diffusione sonora, impianti di irrigazione automatica o rilevazione gas incendi.
Variante 4
In vigore dal primo giugno 2017, riguarda la scelta dei cavi elettrici da utilizzare e incorporare all’interno di opere in costruzione.
Va a recepire la norma CEI EN 50575 che riguarda i cavi per l’energia, il controllo e le comunicazioni. Nella variante 4 della CEI 64-8 si fa riferimento cioè alle condutture da utilizzare per ridurre al minimo la propagazione degli incendi.
La parte 8-1
E’ una delle novità della normativa riguardante l’efficientamento energetico degli impianti elettrici. L’obiettivo è massimizzare il comfort per l’utilizzatore, ottenendo il miglior servizio con il minimo consumo di risorse.
Vengono esplicitate delle raccomandazioni supplementari che riguardano l’installazione, la manutenzione e la verifica degli impianti elettrici a bassa tensione.
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