Norme CEI impianti elettrici – le principali direttive di riferimento

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Quali sono le norme CEI per gli impianti elettrici? Quali sono le direttive del Comitato Elettrotecnico Italiano da tener presente quando si esegue un progetto o si installano degli impianti elettrici civili o industriali?

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In questa pagina vedremo le normative per impianti elettrici redatte direttamente dal CEI e che rappresentano una guida per impiantisti, elettricisti e progettisti.


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Norme CEI per impianti elettrici

Il Comitato Elettrotecnico Italiano è un’associazione attiva sin dall’inizio del XX secolo riconosciuta sia a livello nazionale ed europeo. Il suo compito è quello di trasmettere ai professionisti del settore una serie di norme e direttive per la realizzazione a regola d’arte.

Il CEI fa parte della IEC (Commissione Elettrotecnica Internazionale) e CENELEC (Comitato Europeo di Normalizzazione Elettrotecnica).

Norma CEI 64-8 aggiornata al 2017

Il punto di riferimento più importante è certamente la norma CEI 64-8, giunta nel 2017 alla sua settima edizione. Contiene tutte le direttive generali che riguardano il settore impiantistica, dalle figure professionali abilitate alla progettazione alla dichiarazione di conformità che segue il completamento dei lavori.

Norme CEI 64-50

Si tratta di una guida che fornisce un riferimento tecnico per progettisti ed installatori di impianti elettrici civili e terziario. Si fa parla quindi di impiantistica anche per uffici, studi professionali, scuole alberghi o depositi.

Si tratta di una raccolta di norme CEI per impianti elettrici, specifiche per determinate categorie di edifici ed usi.

  • Norma CEI 64-51: sono un’integrazione della normativa precedente. La CEI 64-51 fornisce informazioni su impianti elettrici, telefonici e ausiliari di strutture commerciali medio grandi. 
  • Norma CEI 64-52:  è un riferimento nella progettazione impiantistica delle strutture scolastiche. Per la presenza di aule speciali, come mense, biblioteche, palestre vanno progettata con la massima cura per evitare il rischio di incendio.
  • Norma CEI 64-53: riguarda l’edilizia residenziale e l’installazione di impianti elettrici utilizzatori, telefonici, rete dati e impianti ausiliari. Ci sono dei riferimenti anche per quanto riguarda l’illuminazione di sicurezza.
  • Norma CEI 64-54: è un approfondimento per il settore impiantistica di tutti i locali adibiti a pubblico spettacolo. Vengono trattati separatamente perché si tratta di ambienti con una presenza di pubblico numeroso, per cui bisogna minimizzare il rischio di incendio.
  • Norma CEI 64-55: si fa riferimento in questo caso alle strutture alberghiere. Qui infatti si trovano aree come piscine, saune, sale convegni, che devono essere progettate in condizioni di sicurezza.
  • Norma CEI 64-56:  contiene le direttive per la progettazione degli impianti elettrici per i locali medici. Qui sono indispensabili la sicurezza, la disponibilità ininterrotta di energia elettrica e l’efficienza dei dispositivi utilizzati.

Norma 64-100

Sempre del settore impiantistica, la norma CEI 64-100 ai sistemi di distribuzione via cavo per i segnali televisivi, interattivi e sonori. Essendo parte dei dispositivi che riguardano l’elettronica, la norma fa riferimento al Codice delle Comunicazioni Elettroniche.

Norma CEI 23-51

La direttiva si interessa dei quadri elettrici con corrente nominale non superiore a 125 A. E’ stata redatta per semplificare le operazioni di certificazione dell’impianto elettrico e le relative opere di verifica e manutenzione.

Norme 23-42 e 23-44

Riguarda i dispositivi di protezione che vengono utilizzati per usi domestici e similari. Si parla cioè di interruttori differenziali puri senza sganciatori di sovracorrente (CEI EN 61008-1) e con sganciatori di sovracorrente incorporato (CEI EN 61009-1), cioè gli interruttori differenziali magnetotermici.

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Norma CEI 23-3

Si tratta della EN 60898 e fa riferimento agli interruttori automatici in bassa tensione utilizzati per scopi civili, cioè domestici e terziario. Per il settore industriale vale invece la CEI EN 60947-2. In questa direttiva viene definito Icn, cioè il potere di interruzione nominale come la massima corrente di corto circuito che l’interruttore è in grado di interrompere.

Norma CEI 23-50

Sono qui incluse i principali tipi di prese e spine elettriche da utilizzare per applicazioni di tipo civile, cioè per abitazioni e terziario (commercio, uffici, ecc ecc) sia per interni che per esterni.

Norme CEI impianto elettrico

Norma CEI 34-21

Approvata nel 2015, fa riferimento alla CEI EN 60598-1 e va a definire i requisiti di sicurezza per gli impianti di illuminazione. La direttiva fa una classificazione per i tipi di dispositivi utilizzabili con riferimento anche all’illuminazione pubblica stradale, per piscine, per bambini, notturna, ecc.

Norma CEI 64-55 

Va a definire i sistemi di tubi e accessori da utilizzare per le installazioni elettriche con tensione nominale fino a 1.000 V in corrente alternata o 1.500 V in corrente continua. Si parla quindi di tubi metallici, isolanti o composti.

Norme CEI 20-13 e 20-14

La direttiva del Comitato Elettrotecnico Italiano riguarda i cavi elettrici isolanti idonei al trasporto di energia e trasmissione di segnali. La norma fa riferimento ai luoghi molto affollati come scuole, metropolitane, ospedali, in cui c’è un pericolo di incendio più rilevante.

Conclusioni

Ovviamente in questa piccola guida non potevamo citare tutte direttive CEI per gli impianti elettrici, visto l’elevato numero di pubblicazioni.

Tuttavia il nostro staff è composto da elettricisti con esperienza, per cui è a tua disposizione per chiarimenti, dubbi o per consulenze. Puoi contattarci per un preventivo gratuito.

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    Commento

    • Edmund Pinggera

      Regolamento recante disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini della installazione 18. Aprile 1994, Nr. 392.
      Art. 4 Verifiche
      Le verifiche previste dell´art. 14, comma 1, della Legge dovranno eRegolamento recante disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini della installazione 18. Aprile 1994, Nr. 392.
      Art. 4 Verifiche
      Le verifiche previste dell´art. 14, comma 1, della Legge dovranno essere effettuate dai comuni aventi piú di 10.000 abitanti nella misura non inferiore al 10 % del numero di certificati di abilitá o agibilitá rilasciata annualmente.
      Cordiali saluti

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