Sanificazione dei negozi – cosa si intende e come farla
Dopo il lockdown e la chiusura di tutte le attività causate dall’emergenza sanitaria Covid-19, la sanificazione di negozi e attività commerciali è diventata fondamentale. I nuovi protocolli sanitari prevedono misure ed accorgimenti per garantire livelli di igiene tali da limitare il possibile contagio.
Non si sa quanto durerà, ma certamente l’emergenza Corona Virus ha cambiato la sensibilità e la richiesta della clientela, che sempre più spesso chiede a gestori e titolari delle attività quando e come è stata sanificata l’attività.
Sanificazione negozi – cosa si intende?
Che cosa significa sanificare un ambiente? C’è ancora tanta disinformazione: bufale, fake news e notizie pilotate a favore di un prodotto o di un altro non fanno che generare caos e confusione. A livello normativo (Legge 25 gennaio 1994 n. 82; Decreto MISE del 07/07/1997 e n. 274: Legge 40/2007) possiamo dire che:
per igienizzazione si intende un processo di pulizia approfondito, in cui però non vengono richiesti particolari requisiti.
per sanificazione si intende un processo di pulizia ancora maggiore che vada ad abbattere almeno il 98% della carica patogena (virus, batteri, …)
per sterilizzazione si intende l’eliminazione totale di qualsiasi agente patogeno presente all’interno di un ambiente. Generalmente questo livello viene richiesto nelle sale chirurgiche.
Nella normativa, la sanificazione viene descritta come il complesso di procedimenti ed operazioni di pulizia e/o disinfezione e mantenimento della buona qualità dell’aria
Come sanificare il negozio?
La cosa migliore che può fare il proprietario di ogni attività commerciale, in questo momento, è di ascoltare esclusivamente le direttive nazionali e regionali che vanno ad aggiornare le disposizioni in materia di igiene.
In questo momento per la sanificazione dei negozi esistono sostanzialmente 3 alternative:
Sanificazione fai da te – se la tua attività non è molto grande, ogni giorno dovrai sanificare il negozio utilizzando i biocidi previsti proprio per l’emergenza sanitaria.
Sanificare il negozio con le ditte specializzate – questa operazione ha un costo importante: da 1,5 € fino a 3 € a metro quadro! Questo significa che per un negozio di 100 mq, si arriva a spendere anche 300 euro per una sanificazione, la cui durata è molto limitata nel tempo – generalmente andrebbe ripetuta almeno ogni 24 ore.
Utilizzare macchinari per le sanificazioni – è la soluzione più comoda e che consente di essere totalmente indipendenti senza spendere troppo, soprattutto nel medio e lungo periodo. Attenzione alla scelta del dispositivo. Molti sono addirittura tossici!
Cosa deve fare un negozio per essere in regola?
Per il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2, oltre alle procedure valide per tutta la popolazione (distanza di sicurezza, mascherina, gel e guanti), un’attività commerciale deve garantire:
pulizia accurata con acqua e detergenti su superfici, oggetti, ecc…;
utilizzare disinfettanti con azione virucida;
garantire sempre un’adeguata ventilazione degli ambienti.
Sanificazione del negozio fai da te
Per disinfettare tavoli, scrivanie, maniglie e superficie varie, possono essere utilizzati disinfettanti a base alcolica o prodotti a base di cloro, come ad esempio l’ipoclorito di sodio.
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Attenzione all’uso del cloro, perché può provocare irritazioni al sistema respiratorio. Per questa ragione, affinché sia efficace contro il virus, si può utilizzare una soluzione contenente lo 0,1% di cloro attivo. Per i servizi igienici la percentuale di cloro può arrivare anche allo 0,5%.
Si ma cosa bisogna usare per sanificare il negozio?
Tra i prodotti a base di cloro più comuni in commercio c’è la candeggina, o varechina, che contiene una percentuale variabile di cloro tra il 5 e il 10% di cloro. Quindi leggiamo bene l’etichetta. Se la candeggina contiene il 5% di cloro, ad esempio, su 5 litri di acqus sono sufficienti 100 ml di prodotto.
Cosa dice la normativa?
La circolare del Ministero della Salute del 22 maggio 2020 sottolinea che bisogna attuare delle misure organizzative per sanificare un negozio:
stabilire una procedura di prevenzione contro il SARS-CoV-2 (es: utilizzo di guanti, mascherina, gel all’ingresso, …)
registrare su un diario le azioni intraprese per sanificare, specificando data, ora e persone responsabili, mettendo a disposizione tutta la documentazione possibile.
Tutti gli oggetti toccati in maniera più frequente, come interruttori, maniglie, telefoni, tastiere, sedie, tavoli, … devono essere lavati preliminarmente con acqua e sapone e poi, utilizzando i DPI, vanno trattati con prodotti disinfettanti.
Per oggetti morbidi (come poltrone, teli, ecc) più difficili da trattare, seguire le istruzioni relative al prodotto utilizzando cicli di acqua calda. Evitare arredi inutili o utilizzare teli monouso di protezione.
I macchinari per la sanificazione dei negozi
Monico Impianti è assolutamente contraria all’uso di sistemi di sanificazione ad ozono. Tante controindicazioni che rendono spesso la cura peggio del male! Meglio la sanificazione “fai da te” a base di acqua e candeggina.
La stessa direttiva del Ministero della Salute precisa che: le procedure di sanificazione con ozono, perossido di idrogeno o cloro attivo non sono autorizzate come disinfettanti e quindi non possono essere paragonate agli interventi di disinfezione indicate nel Rapporto dell’Istituto Superiore della Sanita del 15/05/2020.
Per questa ragione Monico Impianti ha scelto la tecnologia agli ioni d’argento, utilizzando un dispositivo per la sanificazione progettato e prodotto in Italia. E’ l’unico che consente una protezione attiva per 7 giorni ed utilizza all’interno il didecil dimetilammonio cloruro (consigliato come biocida nelle direttive dell’ISS).
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