Le scatole portafrutto sono delle piccole cassette in cui vengono inseriti interruttori, prese e apparecchi di comando. Sono presenti in qualsiasi impianto elettrico e possono essere di diverse dimensioni a seconda del numero di componenti che devono ospitare.

Vengono chiamate impropriamente anche scatole elettriche da incasso, perché nella maggior parte dei casi vengono installate all’interno della muratura. I sistemi a vista oggi sono molto poco utilizzati, soprattutto per gli impianti elettrici civili.
A cosa serve la scatola portafrutti da parete
A partire dal contatore e dai sistemi di protezione (interruttore magnetotermico – interruttore differenziale) la corrente elettrica viene diramata all’interno dell’abitazione attraverso i cavi.
Le scatole portafrutto rappresentano dei punti di ripartizione sia per la corrente elettrica che per altri tipi di segnale, come antenna tv, telefono, …
Immaginando quindi di aprire le scatolette elettriche, all’interno potremmo trovarci tanti cavi che si diramano poi nei vari punti dello spazio seguendo dei percorsi incassati nella muratura.
Come sono fatte le scatole portafrutti?
Si tratta di una semplice scatola in materiale plastico, generalmente polistirene, con diversi gradi di resistenza alle alte temperature.
Le normative sugli impianti elettrici impongono un’attenzione particolare all’isolamento delle scatole elettriche nei casi in cui l’impianto elettrico sia installato in un ambiente ad elevato rischio incendio o con pericolo di esplosione – vedi ad esempio gli impianti per le case in legno.
Approfondimenti: DM 37 08 – linee guida sulla nuova normativa
Esistono tantissimi tipi di scatole portafrutti, ma le più utilizzate sono dotate di graffette metalliche e forature antimalta con vari accessori disponibili che ne facilitano il cablaggio.
Dimensioni e misure
A seconda delle necessità possono essere installate delle cassette portafrutti con un numero di alloggiamenti variabili.

Ogni cassetta può portare da due fino a 6-7 frutti elettrici. In questo modo il tecnico che progetta l’impianto può prevedere dei punti in cui convergono diverse diramazioni senza creare problemi agli elettricisti che si occuperanno della messa in opera dell’impianto.
Gli alloggiamenti che restano inutilizzati possono eventualmente essere coperti con degli appositi tappi.
Quali scatole portafrutto scegliere?
Esistono tantissime aziende che vendono le scatole elettriche, BTicino, Vimar, Gewiss e il prezzo è davvero basso (pochi centesimi ciascuna). Attenzione però non solo alla dimensione, ma anche al livello di protezione contro le alte temperature. Generalmente vengono utilizzate le cassette portafrutto con una resistenza fino a 650° C a filo incandescente.
Questo vuol dire che il prodotto è stato testato per contenere un filo che viene reso incandescente e portato alla temperatura di 650°C. Per gli ambienti in cui il rischio incendio è maggiore si usano le cassette elettriche testate a 750°C e con Glow Wire Test.
Dove si legge il grado di protezione? All’interno della scatola elettrica ci sono delle sigle.
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